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Tubescreamer: quanto ci si è ricamati sopra?una sfilza di serie dello stesso pedale, la caccia al santo grahal di fine anni ' 70 inizio anni ' 80, le versioni degli anni ' 90, le nuove versioni, vecchio contro nuovo, componentistiche eccelse per alcuni rispetto ad altre più economiche. eppure il TS9 si compra nuovo ancora oggi. Nel senso, che la qualità si paga, e obbiettivamente un nome che si costruisce su di essa finisce sempre per cadere nella tentazione di risparmiare qualcosa man mano che le vendite aumentano. è fisiologico. Ma si tratta di capire su cosa si è andati a risparmiare, per non essere preda della suggestione di massa, o banalmente, della nostra stessa incapacità di giudicare un prodotto tenendo in considerazione tutte le variabili in gioco. E' in questo contesto che si inserisce il TS7 tubescreamer.
Un overdrive molto valido, e rispetto ai TS9 dell' epoca, più economico. Il motivo era semplice, la Boss rosicchiava fette enormi del mercato degli effetti a pedale, e la sua ampissima linea di prodotto lo dimostra. un tubescreamer è comunque un prodotto di un una determinata fascia di prezzo, e la competizione si faceva serrata. come uscirne? con la linea tone-lok. e il form factor non è stato casuale, serviva a lasciare un messaggio alla clientela boss, che nello stesso settore degli overdrive aveva l' altrettanto buonissimo SD1. tra l' SD1 e il TS9-TS7 le differenze sono di genere: il boss calca di più sulle alte frequenze, mentre i tubescreamer per storia di famiglia calcano sulle medie. diventa in termini assoluti una questione di gusto, ma sono due effetti che in pedaliera potrebbero essere messi in catena uno dietro l' altro, per coprire varie sonorità . il punto è che serviva portare all' attenzione degli utenti boss un pedale alla loro portata, e la ibanez se ne uscì col TS7. ma veniamo a noi, come va un TS7 di "ieri" rispetto a un TS9 di oggi?la risposta è : benissimo. la fattura del TS7 di per se pur non essendo lussuriosa, è fatta per durare. i pot retrattili, lo ripeto sempre, sono sinceramente utili, per fissare le impostazioni. e questo gusto di retro-tech a me piace moltissimo. lo switch tra due tipi di overdrive rende il pedale STRAVERSATILE, io lo preferisco nella versione lowgain diciamo così , dove per i miei gusti personali da il meglio di se, conservando dinamica, ma dando quando serve quel calore overdrive e ciò che descrivo sempre come friccichio, che trovo stra gustoso con la mia les paul. in high gain spara a manetta anche da solo e non in stacking ci si sente tranquilli per suonare gran parte del rock in discografia. tenete presente che a spremerlo con i single coil è un discorso, dove per di più in high gain fa veramente ciò per cui è nato, caricando di medie. per la lespo forse il low gain conferisce bella presenza e tanta grinta senza necessità di mostrare i muscoli dell' altra opzione, dove invece per via degli humbucker un po' di rumore lo fa.
è comunque una operazione riuscita, e se lo trovate in condizioni immacolate probabilmente avrete fatto l' affare della vostra vita. Ciauz!
ultimo aggiornamento:10/10/2018(11:08:58)
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