
Già , il fuzz. Proprio su questo in questo articolo desidererei soffermarmi perchè , in una recente scofanata a tavola con i miei amici(tutti musicisti o tecnici di studio), abbiamo parlato circa mezz' ora del fuzz e delle sfaccettature che ne rendono o meno un pezzo da tenere in pedaliera.
Io, un eterno insoddisfatto degli effetti a pedale, condannato dalla sorte a provare tutto quello che mi capita a tiro, ho provato in special modo circa una decina di fuzz, e ognuno aveva qualcosa che non aveva l' altro, e sarei stato disposto a metterli tutti in batteria, se non fosse stata una questione di spazio.
Un altro mio amico chitarrista invece, si lamentava della diversa resa di pasta sonora a seconda delle chitarre(leggasi magneti, principalmente), posizione in catena, e combinazione con overdrive/distorsioni, il tecnico dello studio invece sostiene che inserito il fuzz la traccia diventava un groviglio di segnale.
quando però messi di fronte alla scelta obbligata, tutti quanti noi siamo stati chiamati a scegliere un pedale che accontentasse un po' tutti, sembrerà un paradosso, non ci siamo buttati su costosissimi pedali boutique da 200 euro e più (per la verità , neanche su ciofeche da 4 soldi) ma abbiamo trovato un compromesso che ha accontentato tutti nel vecchio e inossidabile boss FZ3, come prima scelta, come seconda scelta(ma solo per ordine temporale) invece l' ibanez FZ7.
entrambi sono due pedali che secondo i miei gusti personali possono essere messi sia prima che dopo l' overdrive(ma vanno regolati opportunamente) e restituiscono una pasta sonora ovviamente diversa a seconda dei casi. detto ciò la pasta sonora non perde di definizione, carica di tono e sustain, e non è il solito distorto che può provenire da bestiacce che di fatto teniamo tutti pronti per assoli e palm mute sulla sesta corda.
Dopo tutta questa chiacchierata, mi sono ricordato di riattaccarlo alla pedaliera, e ho guardato quello che mi porto dietro a 41 anni: un dirty little secret, un michael angelo della t-rex, e il mio fidato giallone di quando ero ragazzino(boss sd1).
Notata la differenza di costo tra tutti, ho deciso di togliere i pezzi grossi e lasciare l' sd1 in combinazione con l' ibanez fz7 e sapete la novità ?un suono completo, vario, gestibile, e, sebbene OVVIAMENTE non può essere fotocopia dei vari MIAB o distorsori di grido, fa cmq bella figura ed è più che credibile quando, live o a casa, si decide di suonare un pezzo famoso senza l' angoscia di non aver matchato il setup giusto.
L' FZ7 peraltro, oltre i controlli classici di drive, tone, e level, dispone di uno switch chiamato damage, e che si riferisce all' effetto che ha sugli speaker un fuzz a palla(damage appunto), il che lo rende piuttosto divertente. Ho scritto questo articolo perchè innanzitutto volevo farvi sapere la mia esperienza di musicista(da amatore, per carità , non professionista) su questo tipo di effetti, poi in particolare, sentire la vostra specificamente su questo effetto in particolare, che trovo sinceramente buono buono buono.
Ciauz!